Il pellegrinaggio è la forma più antica di religiosità, conosciuta e praticata sia presso i popoli cristiani che tra quelli di altre religioni. Per la chiesa è un mezzo particolarmente valido di promozione umana e di evangelizzazione anche per il forte richiamo che esso esercita sui non praticanti. (Opera dei Pellegrinaggi...)
Assisi - Verna ..la salita al Sacro Monte delle Stimmati
Perchè il cammino della Verna???:..
Questo luogo Santo è sempre stato il punto focale del Cammino di Assisi, dacchè dal 1213 quando il Conte Orlando donò questo monte selvaggio a Francesco, egli passava tutti i periodi estivi in quella foresta rocciosa. Nel settembre del 1224 dopo avere ricevuto le Stimmate, lasciò in lacrime questo Santo Eremo, perchè intuiva che non ci sarebbe più tornato, dacchè era già gravemente malato e mezzo cieco.
In mezzo a questa faggeta ricolma di energia primitiva di Creazione, entrava in Sintomia con il Suo Divino Maestro, a tal punto di essere esaudito alla sua pressante richiesta: "di Condividere per un Attimo, lo stesso Dolore del Cristo in Croce", et in quell'ultima estate??????..... fu appagato!!!!...... Cinque lampi di Fuoco lo trafissero...e dal quel momento diventò veramente L'Alter Christus. La Spiritualità si nutre di Essenzialità come esso affermava???.... La Verità sta nella sua estrema Semplicità, quindi ogni cosa deve essere portata all'essenza del proprio valore.
Proprio in epoca dominata dalla velocità del rumore di tante parole vuote, si sente la necessità di azzerare il dominante retaggio culturale e riprendere il Sentiero Interiore, che come hanno indicato Francesco et Antonio non servono tante regole..... ma è bastevole abbeverarsi di tanto in tanto, alla Fonte Inesauribile del Vangelo, per nutrire l'Anima.
L'iniziativa nasce anche dalla proliferazione di tanti cammini che in questi ultimi anni nascono come i funghi, non da spinte interiori ma da della necessità di visibilità turistica sia privata che pubblica e quindi hanno perso quella valenza di pellegrinaggio vero, che consiste di uscire per un periodo di tempo dal mondo e guardarsi dentro con onestà e trasparenza, dacchè senza questo è assai difficile ritrovare la strada della serenità e dell'Amor Proprio.
Il pellegrinaggio deve essere una opportunità per dare una svolta al proprio andare, di fare check up esistenziale ad un certo punto della vita per ritrovare l'equilibgio con Madre Natura, e perciò è indispensabile visitare luoghi sacri ma anche frequentare molta foresta, con tutti i suoi abitanti per ricreare una Sintonia oramai perduta.
Ecco ??...Salire sul Sacro Monte dell’Alvernia è una possibile risposta alle necessità ai richiami di questo tempo.
Il crudo sasso intra Tevere ed Arno .....come lo chiamò Dante nella Divina Commedia
Pellegrinare.. (non camminare) nel III° millennio …che senso ha???
Dove si cela questo forte richiamo???? ... chi ha fatto esperienza in prima persona in questo tempo ed ha saggiato su di sé la complessità di trovare durante il cammino l’essenziale come: un tetto per dormire, acqua per dissetarsi ed infine qualcosa per cibarsi, chiede a sé stesso ed agli altri qual è la spinta che fa muovere verso quest’avventura.
La maggiore tendenza proviene dal nord dell’Europa in particolare Germania e Francia, poi ancora Canada, Giappone, Brasile….e per finire l’Italia: in questi ultimi tempi anche diversi italici hanno sentito la necessitàdi esplorare nuovi esperienze esistenziali, indotte da recondite motivazioni interiori. La formazione intellettuale laica e religiosa, per non parlare della realtà socio-politica odierna, non riesce più a carpire l’attenzione delle attuali generazioni.
I giovani, vivono le attuali proposte cultural-religiose con forte distacco, a prescindere dal percorso formativo ricevuto, e in essi nasce così una forte esigenza di investigare modelli diversi di approfondimento. E’ stupefacente comunque constatare, che tanti figli dell’edonismo più sfrenato, rivelano in questo frangente un reale coraggio nell’inoltrarsi in nuovi “ambiti dottrinali” per essere i sostanziali protagonisti della propria metamorfosi interiore.
Ecco ??...Salire sul Sacro Monte dell’Alvernia è una possibile risposta alle necessità ai richiami di questo tempo.
San Francesco e Sant'Antonio, il Serafico fondatore ed il Dotto Apostolo (meo episcopus) dell’ordine francescano, sono due “figure” incommensurabili, che hanno acceso un perpetuo motore di spiritualità umile e semplice, una fonte inestinguibile per tutti coloro che soffrono d’arsura esistenziale.
Proprio su questi presupposti nasce l’esigenza di offrire un Cammino che esaudisca la nuova esigenza spirituale, che diversamente dal passato è una ricerca di “movimento” dove il pellegrino vuole esplorale in primis originali contaminazioni pur di aprirsi alla compassione di quell’Amor “che move il sole e l’altre stelle”. Apparentemente lo scopo del pellegrino è di camminare verso ad Assisi, ma in verità “avanza dentro se stesso” per congiungersi al divino celato in Lui.
Il Cammino di Assisi non è un pellegrinaggio architettato come si potrebbe pensare, ma è la concatenazione di tanti brevi pellegrinaggi tradizionali che già preesistano nell’ambito locale (Vedi: Assisi, La Verna, la Casella,Cerbaiolo, Montecasale, Montepaolo) legati a peculiari devozioni e che rivissuti in questa dimensione daranno un nuovo slancio alla ricerca interiore rinverdendo l’essenzialità della dottrina di Francesco; anche perché non siano soltanto le pietre a testificare al forestiero il Suo Esempio, ma si rinnovi lungo il cammino e nella stessa comunità assiate l’originale fraternità francescana.
La città di Assisi sarà elevata a: “Punto di Convergenza Universale” per gli uomini di buona volontà, trascendendo così qualunque distinzione di Cultura e Credenza in coerenza ai Principi Fondanti di ogni Vera Spiritualità Religiosa.
"Al fratello Antonio, mio vescovo, auguro salute. Approvo che tu insegni teologia ai frati, purché, a motivo di tale studio,tu non smorzi lo spirito della santa orazione e devozione, come è ordinato nella Regola. Sta sano". Frà Francisco
Qui, in terra, l'occhio dell'anima è l'amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l'intelletto s'arresta, procede l'amore che con il suo calore porta all'unione con Dio." - Sant'Antonio di Padova, Sermones